Emozionanti brani di lirica e un ospite d’onore, Sia Huni Kuin capo della tribù Kaxinawa in Amazzonia, hanno caratterizzato a Firenze la celebrazione del centenario Lidu onlus sapientemente organizzato da Dania Scarfalloto Girard, che presiede il comitato del capoluogo toscano

Una scelta davvero illuminata quella che già il titolo della serata faceva presagire. ‘E lucevan le stelle’, così Firenze il 20 ottobre presso Villa Viviani,  ha dato il via alle celebrazioni del centenario della Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, grazie al lavoro della presidente del comitato del capoluogo toscano Dania Scarfalloto Girard, affiancata dal componente del direttivo nazionale Giancarlo Maiani, storico appartenente alla gloriosa organizzazione che fu avviata per volontà di personaggi come Ernesto Nathan, Luigi Campolonghi, Pietro Nenni, Claudio Treves, Giuseppe Saragat e molti altri ancora.

“Ringrazio Dania Scarfalloto Girard per l’impegno profuso per questo primo evento di festeggiamento del nostro centenario – ha detto Eugenio Ficorilli presidente Nazionale della Lidu onlus intervenuto alla serata –  La Lega Italiana dei Diritti dell’Uomo, che da 100 anni lotta per la tutela dei diritti umani, ha attraversato sin dalla sua nascita fasi in cui è stato davvero difficile mantenere la rotta. Durante il fascismo moltissimi gli esiliati in Francia. Ma non abbiamo mai perso la strada ed oggi più che mai si rende necessario il nostro intervento in tutti gli ambiti del vivere civile. Siamo grati alla presidente Scarfalloto Girard per questa serata che segna l’inizio dei tanti festeggiamenti previsti da novembre in poi, ma soprattutto per la sua grande attenzione alla tutela dell’ambiente con la presenza di un testimonial di eccezione: il leader Sia Huni Kuin, capo della tribù Kaxinawa, la più numerosa della foresta Amazzonica, che dal 2014 viaggia in Europa per diffondere la conoscenza della cultura del suo popolo”.

Un evento contraddistinto nella sua fase iniziale dalle nostre tradizioni canore con ottime performance liriche di opere di Puccini, Leoncavallo, Boito, Giordano e Verdi, interpretate dalla splendida soprano Maila Fulignati e dall’ottimo tenore Giovanni Cervelli, al pianoforte Elisabetta Sepe. Un modo tangibile per ricordare sempre chi siamo e da dove arriviamo, unica via per non perdere le tracce del passato e costruire un futuro migliore…

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